RadioDog
(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
NON PARTECIPO
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No grazie, non partecipo.

Non partecipo più.

Non partecipo ai vostri aperitivi di plastica, seduti l’uno accanto all’altro nell’orrenda promiscuità di un comune senso di appartenenza alla grande famiglia del consumo schizofrenico, bianco, ariano; consapevole della propria storica malinconia.

Non partecipo più ai concerti nei vostri locali,alle vostre serate  libere, danzanti,alcoliche e incredibili ,in cui si danzano ritmi di altri continenti ma con donne dell’unico continente ammesso all’ingresso, si bevono bevande che valgono qualche euro in più dello stipendio di merda che il tuo padrone, a cui dai del “tu” perchè “ non è il padrone, è solo il proprietario e siamo amici”  ti versa in nero per ogni ora di lavoro; le vostre serate dove non puoi mancare , ci sono tutti, imperdibili, e la unica cosa che perdi è il pudore che a volte vi permette di rifugiarvi nelle droghe e negli psicofarmaci per aggredire a mano armata i fantasmi di un presente immobile e di un futuro autistico.

Non partecipo alle vostre feste, ai vostri dj-set ai vostri sabba danzanti del nulla crepuscolare,  fra l’incubo di una vita consacrata alle 6 ore e agli 800 euro vomitati nella birra media a 4 euro che bevete saltellando e il tremendo rito preistorico celebrato coi vostri compari, il rito della danza della libertà, libertà, già troppi anni fa  sparita dai vostri poster e dalle vostre giornate per spiaccicarsi sulla noia prurigginosa che vi strozza.

Non partecipo allo spettacolo pietoso di dover ingrassare la classe dei proprietari dei bar e dei ristoranti dove il vostro niente trova pace per 40 minuti.

Non partecipo al foraggiamento  di una classe di cocainomani ricchi volgari e impotenti, guardiani delle vostre giornate di  consumazioni che bevete soli e in disparte nei bicchieri di plastica bio-degradabile nelle vie degradate dei vostri quartieri ,ghetti di soli progressisti bianchi, emancipati annoiati e informati, dove la differenziata non è il pilastro che regge la vostra coscienza nana di cittadini europei, ma il muro  di cinta  fra voi e il resto della città che avete eretto senza bisogno di sfregiare un negro.

Non partecipo ai vostri rave , ai vostri festival ai vostri raduni ai vostri campeggi,
Non partecipo perché posso vedere in streaming un film di Inarritu se ho voglia di vedere andare in onda la morte , quella colorata e gioiosa che piano piano ti fotte in culo senza avvertirti prima; quella morte  scivolosa che ti succhia via la fantasia e ribellione come proprio come fa l’aspirapolvere di tua madre col troiaio di polvere e rinunce sotto al tuo letto standard per bambino ubbidiente a 1 piazza e mezzo, perché l’altra metà la stai aspettando da quando hai deciso di arrenderti.

Preferisco stare a sputare in terra con spacciatori, clandestini e madri stanche,terroristi e  ribelli  e preti che partecipare al vostro fantacalcio della vergogna quotidiana, il vostro farnulla a premi, dove i voti non escono sulla fottutissima gazzetta dello sport che è il cazzodigiornalepiùvendutoinItalia, (quindi cazzo storci la bocca per il nuovo governo tecnico?), ma sulla fottuta pellaccia puzzolente di quelli che ogni giorno fuori dai vostri happy-hour pagano per la vostra ignavia fetida.

Non partecipo e non sono partecipe della vostra solidarietà ,quando c’è tempo , della vostra indignazione ,per quello che sapete da quando vostra madre vi ha regalato libertà e e vita, del vostro scandalizzarvi ,senza che nessuno abbia richiesto un biglietto per guardarvi, del vostro pietismo per i deboli quando non avete mai stretto la mano ad un mongoloide, a uno spastico, a un tetraplegico, o a uno psichico e ne conoscete le patologie perché le usate come insulti di seconda categoria quando pisciate tutti insieme nel mare delle cazzate che condiscono la vostra cassa-integrazione cerebrale.

Non partecipo alle vostre cazzo di cene commemorative,le vostre rimpatriate ai  vostri:

“ come sta’ quello? cosa fa nella vita? Non mi frega un cazzo e vorrei vederlo morto ma può darsi riempia la mia giornata di merda parlare di qualcosa che non sia IO.

Non partecipo alle vostre uscite: “ per salutarsi tutti !” . ( consumando si intende)

Non commemoro .

Non partecipo ad un brindisi con voi.

Non brindo a un cazzo finché ho il culo su questa sedia e una parte di dignità e di voglia di cambiare il mondo ancora sveglia.

Non partecipo alla  messa in pecora della mia generazione.

Melquiades

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