Quando arrivo a El Alto sono le nove del mattino.
Quando arrivi a El Alto ti viene voglia di andare subito via.
Sputare in terra il piscio e il fritto, coprirti il naso e il cuore con la maglietta.
Via.
Quando arrivi a El Alto ti viene subito voglia di andare via.
Rimango.
Cerco una donna.
Conosco il cognome e la voce ma non so altro.
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….
“ Non sei un giornalista , vero?”
“ No, no compagna , de verdad soy un estudiante! ”
“ Porquè quieres saber de la guerra del gas?”
“ eh..Senora, porquè..”
“ No me digas Senora de Senora hay una y esta en el ciel”
(Questa frase l’ho già sentita ma non glielo dico, alla signora)
“ eh..mm..entonces, companera decia que me gustaria entrevistar a usted..è una delle leader della guerra del gas! ha sido un evento historico! La primera vez que una multinacional ha sido ganada por una favela!”
“ mm. si, verdad.mm.. bien..Ci vediamo a El Alto, io vivo li.”
“ è un problema per te arrivare qua? sicuro di voler venire?”
“ Que problema!! . Seguro, seguro!”
“Bien compa. Nos vemos a las 10.00 a El Alto. Hasta manana”.
“ Espera donde nos vam……”
TU-TU-TUUUUU
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Cammino veloce per la favela, la città, la metropoli di lamiera,il formicaio.
1 milione di abitanti aggrappati alle pendici delle ande innevate si muovono veloci fra le cholitas che vendono pesce essicato e friggono le sconfitte dei migranti di tutto un paese ammassati nel caos di un mattino di novembre.
Juancita dove sei ?
cazzo.
Scivolo fra vecchi pullmini giapponesi ( che ci fanno qui?)che corrono dappertutto, carichi fino all’inverosimile.
Migranti da ogni parte del paese hanno deciso di rischiare tutto e venire a vivere qui.
Non c’erano le case. Le hanno costruite. Non c’erano le scuole , Le hanno messe in piedi. Non c’erano gli insegnanti. Hanno obbligato il governo a costruire una università dentro alla favela. Non c’era l’acqua .Hanno espropriato i distributori e le fabbriche e dopo un anno c’era un sistema idrico, e le imprese americane non c’erano più.
Il sole a 4015 metri mi brucia il naso e la gola.
Cerco una chiesa, una piazza, un possibile fottuto punto di incontro.
Scivolo fra gli ubriachi stesi nella polvere, sguardo basso e passo veloce, fingo di avere uno scopo preciso e un posto dove mi sto dirigendo. Due bimbi, avranno 7 anni o 40 , non importa, fumano coca appoggiati alla ringhiera, quando decido che devo andare via.
Fanculo El Alto.
Fanculo le favelas.
Fanculo questo cazzo di posto. Non ce la faccio a starci, ho il cuore a mille e continuo a guardarmi le spalle. Ancora 5 minuti e mi viene una crisi isterica.
Me ne vado.
Usciamo di qui .
Ripercorro il delirio lasciato alle spalle coi miei sandali e mi accorgo di un cartello , proprio all’entrata della “ città” di El Alto, sotto al cartello una bambina. Sembra faccia dei compiti.
Matematica.
Il cartello recita:
“ El Alto no es el problema: ES LA SOLUCIÓN ”
Scoppio a ridere. Sguaiato e liberato dalla scritta sul cartello.
Giro i tacchi e mi rituffo dentro a El Alto
Juancita la trovo dopo pochi passi, mi aspettava all’entrata della favela , ma non la avevo notata prima.
“Andiamo a parlare con una persona” mi dice.
Ci avviamo verso la parte est della favela, su di una specie di ape a cui non darei un minuto di vita.
Nell’immondizia con una mascherina arancione e un lungo palo nero c’è una donna che mi sorride. Si leva la mascherina e il cappello .
Ci fa sedere su una sedia rossa, lucida, pulita,immacolata, li accanto.
Cominciano le presentazioni ma io continuo a fissare la sedia.
Juancita non interviene mai.
Io non capisco.
Sono venuto in questo merdaio per intervistare te! stronza!
X ha uno sguardo pieno di fuoco quando iniziamo a parlare di poltica, una via di mezzo fra il pianto e l’orgoglio : Una rassegnazione combattente.
Ho già visto quello sguardo.
Con X parliamo della guerra del gas,di acqua, dei blocchi stradali, del carcere, degli scioperi, degli spari, di repressione e di futuro.
Mi racconta la storia della sua famiglia.
Ma non è importante. Quasi non la ascolto. Sto volando.
Penso a Juancita in piedi accanto a me, alla sedia, al cartello, all’appuntamento.
Forse ho capito.
Bello scherzo Juancita.
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La soluzione, la soluzione…
La soluzione non si dice ad alta voce.
è bello arrivarci da soli.
Melquiades