RadioDog
(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
!VOTatomARE!
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(…)dal veneto “to mare” : 1)tua madre  2)scordatelo 3) addirittura?!  4)figlio di puttana
jail

Vorrei non votare ancora una volta gli stessi, soliti impostori, che ancora giocano con quel che resta del mio futuro in questo paese, come se fosse merce di scambio col taglio più basso del monopoli.

Vorrei non votare i bastardi che avranno pure lo scrupolo di venirmi a spiegare, ossequiosi davanti alla telecamera, che in fondo il taglio il sacrificio la spesa azzardata lo hanno fatto per il “mio bene e per quello del paese. Adesso scusate, ma dobbiamo lavorare”.
Non voglio votare, come se dovessi decidere chi sarà il mio titolare.

Vorrei non votare ancora una volta, gente che col cazzo che farà:
-la legge sul conflitto di interessi
-la legge sul falso in bilancio
-sulla tutela di libertà di stampa e di pensiero
-sulla privacy
-non farà i tagli sugli sprechi delle grandi opere (tav, ponte-stretto-messina)
-non taglierà pesantemente i costi imbarazzanti del sistema politico
-non migliorerà la situazione sociale
-non darà incentivi slle scuole pubbliche, tagliando alle scuole private
-non incentiverà la sanità pubblica a danno di quella privata
-non taglierà l’inutile macchina bellica

Nessun passo verrà fatto per i diritti di cittadinanza degli stranieri e nemmeno per l’educazione e il buongusto di chiedere almeno “scusa” per le violazioni ripetute giornalmente dei diritti fondamentali dell’uomo : in quanto democrazia mediterranea respingiamo preventivamente, condannando a morte, centinaia di immigrati (e per tacere sui C.I.E. , dove la dignità degli accolti è carta da culo con la quale ci puliamo dal ricordo nostalgico del nostro passato di migranti). Certo, non siamo come la Grecia, dove c’è la caccia all’uomo o come Israele che sterilizza le donne immigrate. La nostra faccia è sempre quella pulita di Italiani democratici per bene. Anche quando acconsentiamo ai bombardamenti per donare ai popoli stranieri il nostro bel giocattolino democratico. Sempre sorridenti (scusate la divagazione).

Non voglio votare chi ha concesso o è stato d’accordo in nome della competitività, dello spread (o delle altre coglionate di turno) che io mi debba mettere a pecora per elemosinare un lavoro, con contratti che durano qualche mese, leccando culi a destra e a manca perchè c’è sempre la possibilità che il padrone (ma vaffanculo al “titolare”…non prendiamoci in giro) mi rinnovi ma… a patto che:
-sia competitivo
-sia sempre più produttivo
-faccia il bravo
-mi scordo delle ferie
-li straordinari li devo fare
-ma non vengono pagati
-non mi devo rivolgere ai sindacati (ma tanto sono obsoleti pure quelli..che te lo dico a fare?)
Non voglio votare chi ha concordato i termini della mia prostituzione.

Non voglio votare chi mi offre sempre lo zucchero per farmi mandare giù la pillola.

Non voglio votare chi ha permesso , ancora una volta, che io voti con questa legge elettorale e neanche è in programma una qualche modofica, da qualche parte.

Non voglio votare alla “menopeggio” ancora e ancora una volta, perchè sarà così anche il prossimo giro, visto che di prenderlo in culo non si è mai stanchi e chi non vota è solo un fancazzista anarchico.

Non voglio andare a votare solo perchè E’ IMMORALE NON FARLO.

Ed è qua , nel rigirare questa domanda che puoi immaginare ilmio ghigno tetro mentre ti domando: E’ MORALE, A QUESTI PATTI, VOTARE?

(SOLO PER STOMACI FORTI: sostituisci il verbo “VOTARE” con il verbo “LEGITTIMARE” e riproponiti la domanda finale.)

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