Cammino verso la notte ,
Signori.
Le mani
in tasca.
Le dita
richiuse.
Il bavero della giacca
alzato.
Un sole tramonta alle mie spalle.
Ma io
con passo
ora sicuro
ora incerto
proseguo
verso il nero seppia
che tutto inghiottisce.
Scappo dite voi?
Cammino verso la notte
vi ripeto.
Non tendete le vostre mani.
Non ora.
Non riformulate le vostre promesse.
Non ora.
O le vostre bugie
dette solo a voi stessi, per convincervi
ancora e ancora una volta
di esser buoni ora,
per lapidarmi, poi.
Non ora:
il sole sta tramontando.
È tramontato.
Cammino
Corro
verso la notte
Signori,verso Est
E nell’oscurità perfetta,
correndo
libererò la mie paure.
Come cavalli a briglia sciolta
urlerò
e mi ferirò.
Digiunerò
soffrirò
maledicendo la notte sorda che inghiottisce anche le mie urla,
che bruciano la gola.
E di rabbia urlante
sarò sicuro
di camminare verso la notte.
Ma per vedere prima l’alba.
Maquìs