RadioDog
(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
(R)ESISTELAMPEDUSA. PUNTATA III
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Cammina la storia. Calpesta la terra polverosa di Lampedusa. Porta orrore e lacrime là dove insieme alle onde si infrangono i sogni di molti.

 

“Mi hanno insegnato che devi sempre lottare per garantire agli altri i diritti che pretendi per te stesso.
Ma la mia vita non ha più senso, da quando sono arrivato in Europa.”

 

Abbiamo calpestato quella terra di confine.
Il confine non si vede, se non in qualche cartello arrugginito della guardia costiera.

 

Il confine si percepisce, si sente. Nelle divise di ogni foggia che occupano l’isola, negli oggetti perduti nei naufragi. Negli sguardi stanchi degli isolani, nella loro consapevolezza di essere solo uno scoglio in mezzo al mare. Nella alta Porta d’Europa, collocata nel punto più a sud di questo strano continente-fortezza.

 

Abbiamo messo in comune, creato Diritto laddove è contrario di Potere. Abbracciato utopia e concretezza, in una lotta comune e dal basso, che metta al centro l’uomo.

“La Carta di Lampedusa si fonda sul riconoscimento che tutte e tutti in quanto esseri umani abitiamo la terra come spazio condiviso e che tale appartenenza comune debba essere rispettata. Le differenze devono essere considerate una ricchezza e una fonte di nuove possibilità e mai strumentalizzate per costruire delle barriere.” (dal Preambolo)

 

La terza puntata di (R)EsisteLampedusa è un video. Sono quindici minuti su quella terra di confine, sono immagini, nessuna didascalia, poche spiegazioni.

 

GUARDA IL VIDEO: (R)ESISTE LAMPEDUSA, PUNTATA III.

 

For non-Italian speakers: (R)EXISTLAMPEDUSA VIDEO WITH ENGLISH SUBTITLES 

 

ἐλευθερία

 

Per leggere integralmente e sottoscrivere la Carta di Lampedusa:

www.meltingpot.org/La-Carta-di-Lampedusa-18912.html#.Uv1bESiGs1e

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