RadioDog
(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
Guardias y Empanadas: Matematica e nuvole blu dalla Prigione di Ponte Galeria
Categories: Main

1392479860567Treblinka. Bergen Belsen. San Sabba.

Auschwitz.

Quando ho visto gli occhiali ammucchiati mi ricordo che ho pianto.

 

 

Per andare a Mauthausen ci si perde spesso. Non ci sono molte indicazioni nella campagna austriaca.

Per andare a Ponte Galeria invece basta prendere il treno fino a Roma Ostiense. La metro ti fa scendere comodo davanti al CIE, anche se noi scendiamo qualche fermata dopo.

Una coppia di peruviani grassottelli davanti a me, si infila il casco e si tuffa dentro il k-way. Sorrido anche io mentre a specchio eseguo la medesima operazione.

Senegalesi,italiani, marocchini, rom, romeni,algerini,maliani,peruviani,ecuadoriani,palestinesi,egiziani,cingalesi,albanesi,turchi,kurdi,eritrei,etiopi,somali e molti altri,molti altri ancora.

Siriani,tunisini,libici,dominicani,ucraini,rom sinti. Altri ancora.

Uomini.Donne.Bambini.

Black Block nel senso letterario di blocco nero perché la maggior parte di noi non è proprio di carnagione chiara.

Oltre ad evadere le tasse, conoscere il palinsesto RAI/Mediaset/Sky, apprezzare Belen Rodigruez,fare il soffritto prima del sugo, sapere che le primarie del PD costano solo due euro,  l’Italia gli ha insegnato pure dell’altro.

Vorrei con tutto il mio cuore arrivare in fretta al CIE. Attaccarlo. Ma soprattutto ho fame. Mangiare un’ empanada. Qualcuno ne avrà una? Non ti distrarre.

Coi miei compagni costeggio la base dell’areonautica presidiata da un altro esercito di sfruttati, con permesso di soggiorno e diritto di cittadinanza.  Col permesso di esistere. Loro.

Loro si, gli uomini blu, possono andare in Provenza a vedere i campi di lavanda oppure a Birmingham a lavare i piatti in qualche ristorante indiano se gli va. Nessuno li rinchiuderà per questo.

Difficile da spiegare , no?

 

Fra un gruppo di signore, potrebbero essere egiziane, mi ritrovo a pensare che la differenza fra polizia ed empanadas è direttamente proporzionale al rapporto fra uomini e frontiere: all’aumentare degli uni corrisponde il desiderio delle seconde.

Immagino la croccante delizia fritta e ripiena soccombere sotto i miei forti molari di bianco caucasico.

Intanto legioni e legioni di somali attraversano il deserto libico e immediatamente reti,muri,fossati frontiere si levano in alto da sotto la sabbia.  Saltano su . Una per ogni passo,per ogni storia. Una dopo l’altra si levano.

Guardias y empanadas.

All’aumentare degli uni,gli esseri umani dico,  corrisponde  un aumento psicotico delle froniere da contrapporgli.

Poi.

Gli arpioni volano. Le mani afferrano. Le reti cadono. Le guardie sparano. Lacrime scendono. Facce si gonfiano. Urla si levano.

E la prigione sembra che galleggi in quel cielo blu dipinto di odio, avvolta dalle nebbie di lacrimogeni e fumogeni blu e rosa.

E noi.

Aggrappati a un lembo della magnifica nuvola grigia,e blu e rosa. Aggrappati coi muscoli tesi alla nuvola grigia di mura e di scudi e di nuvole blu che tentiamo di riportarla a terra. Almeno per un attimo.

Vieni giu. Ora.

Melquiades

 

 

Comments are closed.