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(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
Perché non capisci?
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Stato
Esercito
Confini
Perché non capisci?
Eppure l’ho provato sulla mia pelle
Su questa pelle
E poi carcere
Centro di identificazione ed espulsione
Maltrattamenti e
Tortura
Questo non ancora ma potrebbe
Sì potrebbe
In fondo ero lì
Non sono diverso da loro.
Ansia
Paura
Talvolta Panico
Hai imparato la parte?
Sì l’ho imparata a memoria
Ripetuta centinaia di volte
Ma a volte non basta
Il nome di sua madre
Di suo fratello
Di sua sorella
Che lavoro faccio?
La vigna
Già la vigna!
Ne hanno anche da queste parti
Anche sulle terre Palestinesi
Non dire MAI quella parola!
Turista?
No! Sono qui per un corso di ebraico e poi
A settembre
Il master
Non ricordo esattamente
il mese e
il giorno
in cui ci siamo conosciuti
Non lo ricordi perché
non l’hai MAI conosciuto
Sì, invece!
Ecco l’evento articolato
Nei minimi dettagli
Confine tra finzione e realtà
Non è forse anche questo fittizio?
Deserto di qua e Deserto di là
Non sono alla fine lo stesso Deserto?
Poi pensieri nefasti
Errori
Aggressioni
Espulsioni
Amici espulsi
Depressioni
Rabbie!
Vite isolate
Bellissimi
e profondi
rapporti
Umani
Distrutti
Per anni o forse
per Sempre
Almeno ho una casa e una famiglia
Altri no!
Solo dolore e sfruttamento
A volte morte!
In fondo non rischio poi molto
Ne vale la pena?

E’ l’unica certezza.
Quanti anni hai?
Cosa vieni a fare?
Te l’ho detto
il turista
anzi no
il corso di ebraico
Non mi convinci
Secondo me sei solo un lavoratore
ILLEGALE
Le mani sudano
La bocca si asciuga
Ma non devi farglielo vedere
Non farglielo vedere!
Ho i contanti, un bancomat e una carta di credito
Mi sono forse venduto al capitalismo?
In ogni caso è una pessima recitazione
No è solo una maschera
Ma è comunque troppo tardi.
Attesa
Nevrotica attesa
Secondi sembrano ore
e ore giorni
Poi di nuovo
Arroganza
Il nome di tuo padre
e di tuo nonno
Arturo
Ma cosa c’entra mio nonno?
Il tuo indirizzo e-mail
Non quello
l’Altro
quello vero!
Eccolo ma
Calmati
Non sono una cosa
o forse sì
ai tuoi occhi
Ma lì c’è anche un Essere
Umano
sofferente
una Coscienza
In ogni caso adesso sono
Fuori
Finalmente
Dall’altra parte
Quale parte?
E comunque lì ci sono
Altri controlli
Un muro
Otto metri
Non si riesce a vedere neanche
il Tramonto
E poi
Esercito
Polizia
Zone militari chiuse
permanenti e
temporanee
Basi con soldati
Adolescenti
Ottimi cervelli
da lavare e ripassare
più volte
nel torrente della Paura
e della Menzogna
Divise vicino a spranghe
e fionde
A strappare una terra promessa
e mai mantenuta
E di nuovo
Paura
Negli occhi
Di quell’adolescente
con in mano un fucile
E invece coraggio
Negli occhi
di un semplice
ma testardo
Pastore
di pecore
non più smarrite ma
Coscienti
della loro posizione
Ma comunque
Dolore
per un villaggio che ieri c’era
e oggi
non c’è
Di una lotta che è
Amore
ma anche
Sofferenza
Dolore da una parte e Dolore dall’altra
Non sono alla fine lo stesso Dolore?

L’esempio è estremo?
Non credo
E’ semplicemente
la razionale applicazione
di odio
paura
e assenza di cognizione
di quella che in realtà
è una comune situazione:
Lo Stato

Dopo
Tutto
Questo
Riesci ancora a dire che è
Necessario?

Il Gemello

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