RadioDog
(if I can't dance, it's not my revolution)- racconti d'amore da terre resistenti
Pal Payasam

Vi proponiamo la prima ricetta della nuova rubrica di RadioDog. Si tratta di un dolce tipico del Tamil Nadu, India. Questa terra ha una lunga storia di lotte contadine per la redistribuzione dei terreni. Prima di fornirvi tutte le indicazioni permettetemi, dunque, una sommaria introduzione storico-politica.

La zona centro-settentrionale del Tamil Nadu, corrispondente grosso modo al delta del fiume Cauvery, è rinomata sin dall’antichità per la produzione del riso, tant’è che veniva chiamata la “Risiera dell’India Meridionale”. Da allora, fino al secolo scorso, grandi proprietari terrieri possedevano enormi estensioni di terreno coltivabile, utilizzando soprattutto i Dalit (in occidente meglio conosciuti come “intoccabili”) come manodopera quasi gratuita (è appurato che ancora fino all’inizio degli anni 1970 i salari dei braccianti agricoli venivano pagati in chilogrammi di riso). Così, i rapporti di casta andavano a sovrapporsi a quelli che in occidente chiameremmo rapporti di classe. Dal 1951 alcuni seguaci di Gandhi, tra cui Jagannathan, organizzarono il movimento “Boodhan” – per il dono e la redistribuzione della terra ai Dalit – in Tamil Nadu, riscuotendo notevole successo. Tuttavia dopo l’indipendenza dell’India e con l’entrata in vigore della nuova Costituzione, che formalmente riconosceva importanti diritti ai Dalit, i rapporti tra proprietari terrieri e braccianti agricoli andarono progressivamente a deteriorarsi. Il 25 dicembre del 1968, nel distretto di Nagapattinam, vi fu un grave eccidio. Quarantaquattro donne e bambini Dalit vennero uccisi nel rogo di una capanna – usata come rifugio – nel tentativo di sfuggire a una spedizione punitiva organizzata da alcuni proprietari terrieri del villaggio. Ciò avvenne subito dopo la rivolta dei braccianti, parenti delle vittime, che chiedevano il salario aumentato: qualche chilo di riso in più al mese. Da quell’evento due movimenti paralleli iniziarono a lottare per il miglioramento delle condizioni materiali dei Dalit e per la redistribuzione dei terreni coltivabili. Uno di matrice marxista, facente capo al Partito Comunista Indiano Marxista, e l’altro di matrice nonviolenta, facente capo al movimento di Jagannathan e Krishnammal.

Più di recente, con l’avvio delle politiche liberiste degli anni ’90, si è sviluppata un’importante lotta popolare nonviolenta contro l’installazione, su tutta la costa orientale del Tamil Nadu, di vasche per l’allevamento dei gamberetti. Questa lotta si è conclusa con l’applicazione della sentenza della Corte Suprema Indiana del 1996, nella quale viene decretata la demolizione di tutti gli impianti di gamberetti estensivi, estensivi modificati, semi-intensivi ed intensivi presenti nelle aree costiere.

A partire dal 2010 una nuova lotta ha visto collaborare in maniera interessante movimenti di matrice marxista e nonviolenta insieme a associazioni e organizzazioni della società civile: la lotta popolare contro l’instaurazione di decine di centrali termoelettriche a carbone lungo tutta la costa del Tamil Nadu. Il vero obiettivo dell’esecutivo statale è quello di produrre energia elettrica per le 76 nuove Zone Economiche Speciali (cioè parchi industriali di aziende occidentali rispondenti a una logica di sfruttamento neocapitalista) previste dal Dipartimento dell’Energia del Governo del Tamil Nadu.

 

Ecco dunque la prima semplicissima ricetta dalla “Risiera dell’India Meridionale”

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Tempo di preparazione: 1h 15 min

Ingredienti:

200g di riso bianco (che si scuocia bene)

150 g di zucchero di canna

50 g di mandorle

50 g di pistacchi (peso senza guscio)

850 ml di latte

4 baccelli interi di cardamomo

 

Procedimento:

  1. Bollire il riso in acqua per 5 minuti. Scolare il riso e metterlo da parte.

  2. In una pentola col fondo spesso (meglio se antiaderente) portare a bollore il latte e aggiungere 4 baccelli di cardamomo interi. Aggiungere anche il riso e cuocere per 45 minuti a fuoco medio, girando molto spesso per non far attaccare.

  3. Tritare finemente le mandorle e i pistacchi e unirli al riso insieme allo zucchero. Abbassare il fuoco al minimo e cuocere altri 10 minuti, girando continuamente.

  4. A cottura ultimata togliere la pentola dal fuoco e togliere i baccelli di cardamomo. Servire freddo.

 

1 Comment to “Pal Payasam”

  1. the Dog ha detto:

    Per ulteriori informazioni e approfondimenti sul contesto socio-politico del Tamil Nadu lasciate un commento, con le vostre domande, qui sotto. Oppure contattateci sulla pagina Facebook di RadioDog: http://www.facebook.com/pages/Radiodog/503871209667418?ref=ts&fref=ts